Dieci cose da scoprire dell’Umbria
L’Umbria è sicuramente una delle regioni italiane più ricche di storia. La sua posizione strategica, al centro dell’Italia, e i grandi personaggi ai quali ha dato i natali, l’hanno, nei secoli, posta in una posizione di rilievo al centro del panorama politico e culturale italiano.
L’Umbria è anche una terra ricca di tradizioni, leggende e di grandi invenzioni; è la terra natale del patrono d’Italia san Francesco, del Pinturicchio. É la patria dei confetti, è famosa per la lavorazione del cioccolato e delle ceramiche. Ma non è tutto… ci sono 10 curiosità che forse non tutti conoscono sull’Umbria.
Prima di scoprire le 10 curiosità sull’Umbria, ecco 10 attività che puoi fare presso il Centro Rafting Marmore alle Cascate delle Marmore in Umbria:
- Rafting
- Hydrospeed
- River Walking
- River Walking Notturno
- Tubing
- Rafting Soft
- Kayak
- Addio al Celibato e Nubilato
- Team Building Aziendali
- Corsi Salvataggio
10 cose che non sai sull’Umbria
1. A Gubbio riposano le spoglie di Sant’Ubaldo al quale, sfortunatamente, manca un dito. La leggenda racconta che un pellegrino tedesco, durante il viaggio di ritorno da Roma, sottrasse al corpo del Santo il dito di una mano e lo nascose nel suo bastone. Una notte si fermò a riposare in un bosco di abeti e la mattina dopo, con enorme sorpresa, non riuscì più a sollevare il bastone dal terreno, poiché aveva messo radici. In seguito, attorno al nuovo albero sorse una città: Thann, che vuol dire “abete” e sul posto venne innalzata una splendida cattedrale gotica.
2. A Foligno, sul panoramico viale che costeggia le Mura, si possono ammirare 81 sedili in mattoni a forma di esedra. Sono i cosiddetti “Canapè” fatti costruire a proprie spese, e naturalmente a proprio uso, dalle famiglie notabili della città. Oggi, però, sui canapè si può sedere chi vuole.
3. Buffalo Bill, ossia William Cadis, nel 1906 fece una sosta anche in Umbria. Aveva 60 anni allora ed aveva girato mezzo mondo. A Perugia per una sola sera, presentò il suo Far West Show, uno spettacolare circo all’aperto, trasportato da 4 treni, con 500 cavalli, molti bisonti e vaccine del Texas. Allo spettacolo presero parte anche 800 cow boy e un numero imprecisato di indiani, arabi e giapponesi.
4. Il Cannocchiale fu usato per la prima volta in Umbria durante la guerra barberina del 1643. Il Governatore di Città di Castello, impegnato nella strenua difesa del castello di Citerna, inviò i rinforzi i nemici, osservando la loro posizione da una torre attraverso l’invenzione di Galileo Galilei.
5. Molte delle leggende umbre sono incentrate sulla figura del diavolo. Ovunque si indicano grotte, case, antri, ponti, sassi e buche del diavolo. Si dice, poi che Lucifero, quando fu cacciato dal Paradiso venne a sedersi, cadendo, vicino ad Orvieto. Il luogo è tuttora indicato come la “Culata del Diavolo”, espressione raccolta ed usata ufficialmente anche nelle carte geografiche.
6. A Gubbio si trova la famosa “Fontana dei matti”. La tradizione vuole che soltanto girando tra volte attorno a questa fontana si acquista la cittadinanza onoraria di Gubbio, cioè la patente da matto.
7. Foligno viene considerata, con una definizione di Eugenio Scalfari, il “centro del mondo”. La città si trova infatti al centro della penisola italiana, che si trova a sua volta al centro del Mediterraneo, che anticamente era il centro dell`Europa e del mondo allora conosciuto. In particolare tale punto si identificava con il birillo centrale del biliardo centrale dello storico “Caffé Sassovivo”.
8. Il 26 giugno 1952 in Umbria avvenne il primo dirottamento aereo della storia. A Foligno atterrò infatti un DC-3 delle linee aeree Jugoslave che effettuava il collegamento tra Zagabria e Pola e che fu dirottato. A dirottare il volo furono 3 operai di Zagabria, che chiedevano asilo politico in Italia.
9. La logomerografica fu aggeggio inventato a Spoleto a metà del secolo scorso e rappresenta l’antenato della stenografia. Cinque scrivani e un capociurma trascrivevano quello che l’oratore diceva dandosi il cambio ogni frase per non perdere mai il filo del discorso.
10. La leggenda più famosa dell’Umbria è certamente quella di San Valentino, il martire patrono di Terni. La storia vuole che il Santo abbia pacificato due fidanzati che stavano litigando, donando loro una rosa, diventando così il santo protettore degli innamorati.